FIGLIO-BIG
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IL FIGLIO CHE SARÒ

Di e con Giuseppe Semeraro e Gianluigi Gherzi
regia Fabrizio Saccomanno
tecnico Vincenzo Dipierro
produzione Principio Attivo Teatro

Nuova produzione

 

Il figlio che sarò è un canto lirico, dedicato alla figura del padre. È la vita di un uomo, Giovanni, che insieme agli spettatori si interroga sulla presenza della figura del padre, nelle tappe più importanti dell’esistenza. Due personaggi si fronteggiano in scena: Giovanni e il suo professore delle scuole superiori. Da questo incontro scaturiscono le storie, i ricordi, ma anche i problemi irrisolti nel presente. Uno spettacolo sul tema dei padri, dell’assenza dei padri, della mancanza di contatto tra le generazioni. Giovanni ha un grosso problema col figlio: non riescono a comunicare e il figlio sembra, agli occhi del padre, assente, abulico. Senza valori e senza interessi. Spinto dalla presenza del suo professore, Giovanni ricorda la propria infanzia e adolescenza, splendide e terribili. Dal racconto nasce una domanda, sempre più forte: se sia possibile incontrare di nuovo la figura del padre, un’autorità non basata sulla violenza e sul ricatto, ma capace d’esempio e d’una parola calda d’incoraggiamento. Il figlio che sarò si sviluppa attraverso registri leggeri, ironici, grotteschi, drammatici. È canto in onore dei figli e dei padri. È visione di futuro e rapporto con una memoria capace di trasformare i comportamenti presenti. Agisce stilemi teatrali diversi, passa dalla cifra poetica, alla cifra narrativa, dal dialogo serrato al bozzetto comico.