Mio nonno e il mulo
scritto e interpretato da Giuseppe Semeraro
regia Paola Leone
ispirato a un racconto di Vasilij Grossman

Per la scrittura di questo testo mi sono ispirato al racconto “La strada” di Vasilij Grossman e ai racconti di mio nonno ferito e fatto prigioniero in guerra. “Mio nonno e il mulo” racconta di un adolescente e del suo amato mulo. Prima il mulo e poi il ragazzo, diventato adulto, saranno arruolati e spediti al fronte. Le loro vite e i loro destini si separeranno, ma assisteranno e vivranno, senza mai incontrarsi, la stessa folle tragedia. La guerra è rievocata attraverso i ricordi di un nonno ma soprattutto attraverso gli occhi di un Mulo che più degli uomini non riesce a capire le ragioni di una guerra e di quella follia tutta umana che mette gli uomini gli uni contro gli altri. E’ attraverso gli occhi di un mulo, della sua innocenza, del suo stupore che guardiamo alla guerra e solo attraverso questa imprevedibile prospettiva riusciamo a cogliere con maggiore profondità tutta la stupidità e il dolore di una guerra. Questo lavoro vuole essere un canto d’amore contro la guerra e verso tutti i piccoli gesti d’amore di cui siamo capaci anche in situazioni così estreme. Nelle amare vicende raccontate emergono piccoli accadimenti, avventure, indizi di un bene ancora possibile anche sul fronte di guerra. Il mulo sarà testimone di mille disavventure fino a trovare, una volta fatto prigioniero dai Russi, il suo amore in una cavalla che lo accompagnerà nel suo viaggio verso la libertà. Attraverso questa storia dolce e tenera ho voluto cercare la speranza in quel bene che può esplodere senza logica e senza calcolo proprio come il male. In questo ho cercato di mantenere il senso più profondo del racconto e della poetica di Grossman. Un racconto sulla forza cocciuta dell’amore.

durata: 50 min
età: 8 – 12 anni

Press
In Mio nonno e il mulo, ancora in studio, ma capace già di immergere gli spettatori in una storia di altri tempi, Giuseppe Semeraro con l’amorevole e prezioso sguardo di Paola Leone, ispirandosi al racconto “La strada” di V. Grossman, racconta invece di un bambino e del suo amato mulo che devono fare i conti con una guerra davvero freddissima e crudele che li dividerà. Ma è soprattutto del mulo che seguiamo le peripezie da una terra all’altra, diversissime tra loro, fino in Russia dove, forse, ma lo speriamo, si potranno ritrovare. Ma è nella memoria del Nonno che tutto questo rivive, un nonno cieco e mutilato di cui in scena giganteggia il ritratto, perchè nelle storie di Semeraro, come sappiamo, spesso arte e vita si confondono.
[M.Bianchi, eolo-ragazzi.it – primo studio Vimercate Festival Ragazzi 2021]

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